Enzo Favata porta dal vivo uno dei suoi album jazz più sentiti, dedicati ad un “eroe senza tempo”: la controversa figura di Giuseppe Garibaldi. Ispirato da un libro trovato per caso durante un tour in Brasile che raccoglie i testi di un convegno, “O Caminhos de Garibaldi na America”, il progetto è stato musicato nel 2010, con gli arrangiamenti di Alfonso Santimone, e si muove tra melodie dell’Ottocento e racconti epici, nell’espressione coinvolgente di una musica che arriva subito al cuore.
Ad eseguirla dal vivo è la Banda Garibaldina di Monte Surdu, così chiamata dallo stesso Favata, formata da Flavio Davanzo (tromba e flicorno), Giancarlo Schiaffini (trombone), Federico Pierantoni (trombone), Alfonso Santimone (piano), Danilo Gallo (contrabbasso), U.T. Gandhi (batteria) e lo stesso Favata (sax tenore e soprano, clarinetto basso). Un ensemble sonoramente particolare grazie alla presenza di due tromboni: Favata in questo ha pensato ai suoi sodali come a una banda musicale di paese e nello stesso tempo come a un settetto di jazz contemporaneo. Così il repertorio spazia fluidamente da temi d’ispirazione popolare della tradizione sudamericana (“Boa tarde”, “Montevideo”, “Habanera” di Rio Grande) a quella italiana (“Addio mia bella addio” ripresa tre volte, “Milazzo”, “La corsicana garibaldina”) seguendo l’epopea di Giuseppe Garibaldi dal Nuovo Mondo all’amata Caprera.
Enzo Favata (sax tenore e soprano, clarinetto basso)
Flavio Davanzo (tromba e flicorno)
Giancarlo Schiaffini (trombone)
Federico Pierantoni (trombone)
Alfonso Santimone (piano)
Danilo Gallo (contrabbasso)
U.T. Gandhi (batteria)
In collaborazione con: il Comune di Bulzi, la Camera di Commercio di Sassari, la Fondazione Sardegna e la Regione Autonoma della Sardegna