L’improvvisazione come connessione tra reale e astratto, la base su cui tromba ed elettronica dialogano con i tessuti del piano Rhodes creando immagini e prospettive sonore che invitano a comunicare con il mondo interiore di ciascuno di noi. Riccardo Pittau e Matteo Scano sono i protagonisti del progetto “uname-r” (dal nome del comando da terminale Bash, nei sistemi informatici GNU/Linux, che permette semplicemente di conoscere il nome del kernel, il nucleo del sistema operativo, in utilizzo). Un percorso basato su una sorta di viaggio, dove i due strumenti cavalcano loops e suoni elettronici in continuo mutamento, raccogliendo le brillanti anime musicali delle macchine.
Trombettista avant-jazz sardo poliedrico e molto versatile, Riccardo Pittau unisce la tradizione jazzistica con il fraseggio dei trombettisti balcanici e della musica tradizionale sarda. La sua tromba si è spesso unita ai migliori musicisti tradizionali, e allo stesso tempo innovativi, isolani. Ha suonato con diversi musicisti tra cui Steve Lacy, Lester e Joseph “Joe” Bowie, David Murray, Roswell Rudd, Misha Mengelberg e Evan Parker.
Da anni attivo nella scena jazzistica, della musica improvvisata e della world music, Matteo Scano si è formato nei seminari di Nuoro con Paolo Fresu e Sant’Anna Arresi e Merano Jazz con Franco D’Andrea. Laureatosi al Conservatorio di Cagliari in piano jazz col massimo dei voti, si è perfezionato in piano jazz al conservatorio Royal di Bruxelles. Protagonista di numerosi festival, nel 2011 ha realizzato un lp con l’Orchéstré national du Senegal a Dakar.
Riccardo Pittau (tromba, loops, elettronica)
Matteo Scano (piano)
In collaborazione con: il Comune di Tergu, la Camera di Commercio di Sassari, la Fondazione Sardegna e la Regione Autonoma della Sardegna