Esistono pochi musicisti al mondo come Paolo Angeli. Considerato tra i più importanti innovatori con radici della scena internazionale, è approdato ad una sintesi di linguaggio in cui ha collocato nella contemporaneità la musica tradizionale sarda, tracciando un ponte ideale tra memoria e innovazione, approdando ad una musica d’avanguardia mediterranea.
La sua chitarra rappresenta il fulcro della sua attività da solista: uno strumento orchestra – dotato di 18 corde, martelletti come il pianoforte, eliche per la realizzazione di bordoni e melodie assimilabili alla ghironda – suonato in pizzicato, con l’archetto, in funzione rumorista e percussiva.
L’improvvisazione costituisce il cuore pulsante delle esibizioni di Paolo Angeli, intesa come materiale di collegamento e come sviluppo delle strutture, che fanno riferimento ai suoi 25 anni di carriera.
A Martis parte del concerto sarà dedicato a “Jar’a”, l’ultimo album di Paolo Angeli, pubblicato lo scorso mese di aprile.
“Il viaggio in solitario è quanto di più bello possa esistere”, spiega il musicista. “Ti confronti con la tua intimità, con il passare del tempo, con musiche che ti appartengono. In un certo modo non è molto diverso dal veleggiare tra diverse isole, tenendo conto delle onde, delle correnti e di tutti gli imprevisti che avvengono nelle esplorazioni sottocosta. Ogni volta cerco di spostare il margine di rischio con la consapevolezza che ad attendermi c’è la terraferma. E lì affiorano le composizioni, isole da esplorare e abbandonare per continuare ad assaporare la bellezza della navigazione nell’immenso mondo della musica”.
Paolo Angeli (chitarra modificata)
In collaborazione con: il Comune di Martis, la Proloco di Martis, la Camera di Commercio di Sassari, la Fondazione Sardegna e la Regione Autonoma della Sardegna